L’illusione nel colore
"Sandra Petreni è un’artista completa: riesce a spaziare dalla figurazione all’astrazione con molta facilità espressiva, anche grazie alle sue spiccate doti pittoriche."
Nel numero di Ottobre 2020
del mensile di attualità
"La Toscana Nuova”
due pagine interamente dedicate all'artista
Sandra Petreni ha appreso le tecniche artistiche nella sezione di decorazione pittorica presso il prestigioso Istituto d’Arte di Porta Romana a Firenze, imparando altresì a dipingere attraverso l’osservazione della realtà, con la cura dei dettagli, con l’attenzione ai particolari. Un pratica lenta e meticolosa, quasi fiamminga, che ha portato l’artista a concentrarsi sulla resa di effetti pittorici che danno corpo a suggestioni emotive sempre nuove e contingenti.
Sandra dipinge con facilità su una straordinaria varietà di supporti (tele, tavole, stoffe) con tecniche tra le più diversificate: dalle tradizionali sfumature a olio, alle tempere, fino a mostrare interesse per le tecniche miste o le pitture combinate, che prevedono l’applicazione di foglia oro, argento ed svariati elementi ornamentali. Una professionalità acquisita anche attraverso una solerte pratica artigianale, che la trova costantemente impegnata nella decorazione degli elementi d’arredo.
Durante la sua esperienza professionale Sandra Petreni ha affrontato una serie di soggetti differenti: dagli scenografici interni a trompe-l’oeil, ai ritratti, ai paesaggi, alle decorazioni con natura morta, ma la sua vera passione sono i cavalli. Il colore è il fil rouge che lega questa produzione, che può sembrare eterogenea e varia, ma che disvela uno stile originale ed esclusivo, fatto di sfumature minimali e intensità cromatiche.
A ben guardare, il lavoro di Sandra Petreni si può sintetizzare in una frase, che definisce e caratterizza la sua opera come “l’illusione nel colore”, proprio perché questa sensibilità verso la componente cromatica della luce si apre verso uno spazio emotivo, che incanta e illude al tempo stesso, e che va oltre la mera percezione visiva.
I dipinti dedicati ai cavalli rappresentano uno degli aspetti peculiari dell’opera di Sandra Petreni, che è stata come rapita dal fascino regale di questi stupendi animali: più volte viene rappresentato il suo cavallo Ufrasi con gamme cromatiche che virano dall’ocra al viola, ma anche con interventi pop che giocano sulla sinterizzazione decorativa delle forme e la trasfigurazione delle tinte.
Sandra Petreni ha appreso le tecniche artistiche nella sezione di decorazione pittorica presso il prestigioso Istituto d’Arte di Porta Romana a Firenze, imparando altresì a dipingere attraverso l’osservazione della realtà, con la cura dei dettagli, con l’attenzione ai particolari. Un pratica lenta e meticolosa, quasi fiamminga, che ha portato l’artista a concentrarsi sulla resa di effetti pittorici che danno corpo a suggestioni emotive sempre nuove e contingenti.
Sandra dipinge con facilità su una straordinaria varietà di supporti (tele, tavole, stoffe) con tecniche tra le più diversificate: dalle tradizionali sfumature a olio, alle tempere, fino a mostrare interesse per le tecniche miste o le pitture combinate, che prevedono l’applicazione di foglia oro, argento ed svariati elementi ornamentali. Una professionalità acquisita anche attraverso una solerte pratica artigianale, che la trova costantemente impegnata nella decorazione degli elementi d’arredo.
Durante la sua esperienza professionale Sandra Petreni ha affrontato una serie di soggetti differenti: dagli scenografici interni a trompe-l’oeil, ai ritratti, ai paesaggi, alle decorazioni con natura morta, ma la sua vera passione sono i cavalli. Il colore è il fil rouge che lega questa produzione, che può sembrare eterogenea e varia, ma che disvela uno stile originale ed esclusivo, fatto di sfumature minimali e intensità cromatiche.
A ben guardare, il lavoro di Sandra Petreni si può sintetizzare in una frase, che definisce e caratterizza la sua opera come “l’illusione nel colore”, proprio perché questa sensibilità verso la componente cromatica della luce si apre verso uno spazio emotivo, che incanta e illude al tempo stesso, e che va oltre la mera percezione visiva.
I dipinti dedicati ai cavalli rappresentano uno degli aspetti peculiari dell’opera di Sandra Petreni, che è stata come rapita dal fascino regale di questi stupendi animali: più volte viene rappresentato il suo cavallo Ufrasi con gamme cromatiche che virano dall’ocra al viola, ma anche con interventi pop che giocano sulla sinterizzazione decorativa delle forme e la trasfigurazione delle tinte.
Spesso la serie dei cavalli sconfina nella ritrattistica, nel senso che molti personaggi sono ritratti insieme ai loro cavalli: Sandra Petreni è riuscita a trasmettere la forza di questo intimo legame attraverso pennellate cariche di effetti pittorici, che ricordano la tecnica fotografica della solarizzazione o la tecnica impressionista.
La serie dedicata alle città della Toscana è di vaga ascendenza rinascimentale, poiché ricorda lo studio della città ideale, ora con edifici e case, ora con paesaggi collinari, sempre visti attraverso le aperture di una cornice architettonica in stile. Siena, Firenze, Colle di Val d’Elsa sono avvolte da un’aurea nuova, quasi mitica, che evoca panorami ideali e nuove prospettive, seppure prese da punti di vista ben conosciuti dall’osservatore.
I piatti dipinti, che rimandano ai preziosi esemplari in ceramica prodotti nelle fornaci toscane tra Medioevo ed età Moderna, non sono solo un semplice (e ben riuscito) esercizio di stile: sono la dimostrazione di come la pittura abbia un potere magico, quello di creare l’illusione di un oggetto nuovo e tradizionale al tempo stesso, e che nella realtà (forse) non è davvero mai esistito!
Non è facile definire a parole il talento di Sandra Petreni: i suoi dipinti, proprio perché originati dalla vita vissuta, procurano emozioni forti attraverso l’essenza del colore e stupiscono per l’abilità tecnica, tanto che, visti da vero, sono un’autentica rivelazione.
Federica Casprini, storica dell’arte.
Spesso la serie dei cavalli sconfina nella ritrattistica, nel senso che molti personaggi sono ritratti insieme ai loro cavalli: Sandra Petreni è riuscita a trasmettere la forza di questo intimo legame attraverso pennellate cariche di effetti pittorici, che ricordano la tecnica fotografica della solarizzazione o la tecnica impressionista.
La serie dedicata alle città della Toscana è di vaga ascendenza rinascimentale, poiché ricorda lo studio della città ideale, ora con edifici e case, ora con paesaggi collinari, sempre visti attraverso le aperture di una cornice architettonica in stile. Siena, Firenze, Colle di Val d’Elsa sono avvolte da un’aurea nuova, quasi mitica, che evoca panorami ideali e nuove prospettive, seppure prese da punti di vista ben conosciuti dall’osservatore.
I piatti dipinti, che rimandano ai preziosi esemplari in ceramica prodotti nelle fornaci toscane tra Medioevo ed età Moderna, non sono solo un semplice (e ben riuscito) esercizio di stile: sono la dimostrazione di come la pittura abbia un potere magico, quello di creare l’illusione di un oggetto nuovo e tradizionale al tempo stesso, e che nella realtà (forse) non è davvero mai esistito!
Non è facile definire a parole il talento di Sandra Petreni: i suoi dipinti, proprio perché originati dalla vita vissuta, procurano emozioni forti attraverso l’essenza del colore e stupiscono per l’abilità tecnica, tanto che, visti da vero, sono un’autentica rivelazione.
Federica Casprini, storica dell’arte.